Il granchio blu invade da anni le acque dell’Adriatico e del Po, tanto che la fauna marittima locale è minacciata dal proliferarsi di questa specie. Igles Corelli, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e altri chef stellati dìItalia, ha ideato alcune ricette per portare questo granchio in cucina.
Caratterizzato da una carne saporita e ricca, nei suoi “grattini al granchi blu” compare, in preparazione, anche il Gin DiBALDO.
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La ricetta di Igles Corelli:
Grattini al granchio blu, per 4 persone
800 gr. di granchi blu
150 gr. di sedano, carota e cipolla
1 bicchiere di Gin DiBALDO
mezzo peperoncino
2 foglie di basilico
2 foglie di alloro
1 bicchiere di vino bianco
olio evo
pepe nero
sale di Cervia
Per la preparazione, togliere le chele dai granchi, far bollire una pentola di acqua con sale grosso, allora e vino bianco, far cuocere le chele in questa pentola per circa 7 minuti, scolare e fare raffreddare. Spaccare poi le chele ed estratte la polpa, che va messa in una ciotola, bagnata con gin e lasciata riposare. In una pentola poi far rosolare in olio evo le verdure tritate, il sedano, carota e cipolla, per poi unire le carcasse dei granchi, aggiungere il gin rimasto e sfumare. Unire poi la passata di pomodoro, il peperoncino e il basilico. Versare nella pentola il ghiaccio e far cuocere per 40 minuti. Filtrare il tutto con un colino fine, mettere il brodo filtrato a bollire, aggiungere i grattini e portare a cottura. La minestra dovrà risultare un po’ densa, aggiungere il sale, versare in una fondina, aggiungere un filo di olio evo e guarnire con la polpa delle chele e il prezzemolo tritato.